Capo Verde, terra di poeti e musicisti, un pugno di spoglie isole a 500 chilometri dalle coste del Senegal sparse in quel ''Mar Azul'' a cui la diva dai piedi scalzi (l'indimenticata Cesaria Evora) ha affidato il suo potere di seduzione e quella voce meravigliosa. Capo Verde, uno di quei mondi in cui la musica è molto più di una semplice forma di espressione e di intrattenimento: è così essenziale come elemento costitutivo dell' identità collettiva che con la propria musica l' arcipelago sembra fare tutt' uno e i cui protagonisti sono gli eredi di grandi pionieri come Eugénio Tavares e B.Leza, poeti e compositori di Mornas, canti inconsolabili e dolcissimi capaci di toccare indifferentemente le corde di una malinconia struggente e di una gioiosa sensualità, accompagnati con strumenti come cavaquinho, clarinetto, fisarmonica, violino, piano e, soprattutto, chitarra. Più di altri filoni musicali di rilievo delle isole (tra cui batuco, finançon, funana e coladeira) la morna è caratterizzata da temi ricorrenti come malinconia, nostalgia, amore; in una parola sodade, quel peculiare stato d'animo capoverdiano intriso di senso di sconfitta (del perdente in amore, nel destino dell'emigrazione, o in una vita senza prospettive confinata in una manciata di piccole isole) di cui la morna ha fatto un arte.
Facile quindi immaginare l'immensa soddisfazione, l'orgoglio e l'allegria degli isolani (ma anche di tutti coloro i quali hanno trovato approdo in giro per il mondo e che costituiscono i due terzi della cittadinanza capoverdiana) nell'apprendere di come la loro amata morna sia diventata ufficialmente Patrimonio immateriale dell’Umanità. La candidatura era stata presentata da Capo Verde nel marzo dello scorso anno e finalmente è stata approvata dall’Unesco, che l'11 di questo stesso mese l'ha resa pubblica a Bogotà, in Colombia. Insomma, come qualcuno ha scritto: una nota d'allegria pervade finalmente la musica della nostalgia. Buon 2020 a tutti!
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Questa la pagina ufficiale di candidatura all'UNESCO (e sotto il video di presentazione):
Traduzione Citazione originale
La morna è un genere performativo di Capo Verde che riunisce la voce, la musica, la poesia e la danza. È un'espressione musicale la cui pratica non fa distinzione di genere. Tipicamente cantata da una sola persona è accompagnata da strumenti acustici tra i quali spicca la chitarra. Nasce nel XIX secolo, evolvendosi dall'incrocio di stili musicali con forti radici africane, il landum, con melodie originarie dall'Europa.
Si tratta di una canzone melodica, quaternaria, generalmente utilizzando schemi tonali minori classici. In questa canzone ci si appella al sentimento, facendo rima con temi vincolati all'amore, alla nostalgia, alla sofferenza, al disprezzo. Generalmente si può sentire la morna negli ambienti informali mdove hanno luogo le famose tocatinas (tipo di musica), tuttavia, è nelle famose “notti capoverdiane” che si può ascoltare questo genere musicale.