lunedì 15 dicembre 2008

Playlist 2008 - Le Luci Della Centrale Elettrica: Canzoni da spiaggia deturpata (La Tempesta)

.
.
'Voglio bene ai cavalcavia, agli edifici delle case popolari, alle luci delle fabbriche, ai fiumi prosciugati, ai parcheggi dei supermercati di notte. Sono i nostri posti''
.
.
Si chiama Vasco Brondi e ha 24 anni. Col moniker di Le Luci Della Centrale Elettrica ha firmato un disco d'esordio come se ne sentono pochi. E' uno scrittore di talento puro. Il givane ferrarese trapiantato da poco a Milano dipinge in Canzoni da spiaggia deturpata (collaudato dalle chitarre dall'ottimo Giorgio Canali) un disco cupo, notturno, artificiale, malsano quanto basta, fatto dell'essenza di quelle ore in cui restano accesi solo i distributori automatici di sigarette. Si tratta di un indie-rock cantautorale forse musicalmente un po' acerbo (''nel frattempo dovrei imparare a suonare la chitarra''), ma istintivo, genuino, autentico e, sopprattutto, supportato da testi stratosferici. Al contrario della musica che butto giù urgentemente, di fretta e furia, sui testi c'è un lavoro di falegnameria abbastanza massacrante e di cui non mi accontento mai. Alcune frasi vengono fuori già pronte con il loro ritmo, le cadenze giuste e i significati che voglio, altre vanno martellate e rielaborate. Sono molto legato a diverse di esse. Adesso mi viene in mente quando ho scritto "aggrappati agli aerei dirottati, i nostri migliori anni telecomandati..." e non riesco neanche a spiegarla più di quanto non si spieghi da sola. Aggiungo io "siamo l'esercito del SERT...", '"gli addetti alla fabbricazione del buon umore sono in cassa integrazione..." ''un po' di carta stagnola per addobbare a festa questa stanza di merda..." (con chiaro riferimento alla droga) "vedi le istruzioni per abbracciarsi..." e ancora "non capisci ancora gli icubi dei pesci rossi..." ecc ecc. Nel disco ci sono molti riferimenti a disastri ambientali: partendo dalla protezione degli "alberi asmatici" ed "alberi stempiati", tra gatti con l'Aids e lamiere che si storcono. Ho letto che stiamo chiudendo il ciclo alimentare cominciando a mangiarci i nostri stessi rifiuti attraverso i pesci.
.
.
Una menzione speciale anche per quanto riguarda la scelta della copertina: Sono da un bel po' un accanito lettore di Gipi, molte cose che ho scritto, molte atmosfere le ho proprio rubate dai suoi disegni e dalle sue parole. L'ho visto a Ferrara per la settimana organizzata da Internazionale e gli ho dato il mio demo (bellissimo), poi non si è fatto più sentire. Allora con l'aiuto di Davide Toffolo abbiamo trovato il suo indirizzo -adesso vive molto in Francia- e ho continuato a molestarlo, gli ho scritto ancora allegandogli il master del disco. Eravamo molto in ritardo sulla stampa, avevo già pronta un'altra copertina, invece dopo neanche due giorni ci ha mandato questo acquerello di una periferia, una tangenziale, delle finestre accese, che si vede per intero quando il libretto del disco viene aperto, un sogno per me. Poi avrei anche voluto far uscire il disco assieme ad un libro con tutto il blog riportato (qui) che da sempre è stato parte integrante alle canzoni... Resta da chiedersi: "che cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero?"
.

Download

ascolta: La gigantesca scritta COOP

Le Luci della Centrale Elettrica (Blog)

Le Luci della Centrale Elettrica (MySpace)

Nessun commento:

Posta un commento