lunedì 27 aprile 2009

Pellicole dal sottosuolo & Cinema tascabile: ''Un'ora sola ti vorrei'' di Alina Marazzi

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Alina Marazzi
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Andiamo subito al punto: Un'ora sola ti vorrei è una struggente ricostruzione (un piccolo-grande film di montaggio) della breve vita di Liseli Hoepli attraverso diari, lettere e filmini di familia. Ne è autrice Alina Marazzi (figlia di Liseli e dello storico editore Hoepli), che in questo film cerca di rievocare la figura materna, morta suicida in giovane età in una sorta di viaggio (di ritorno) personalissimo e impossibile, ma comunque intrapreso, alla ricerca di un volto smarrito troppo presto. Aveva sette anni, Alina, quando la madre se ne andò portandosi via anche la memoria di sè. Tuttavia, di lei e del suo tempo lontano qualcosa era rimasto, quasi dimenticato in un vecchio armadio. E' da qui che nasce il film: vecchie pellicole trovate in solaio, girate dal nonno, che rimandano volti e gesti di persone lontane. Una fra tutte, la madre Liseli, inseguita dai fotogrammi nel corso di tutta la sua breve esistenza. L'infanzia, i giochi con la nonna, le vacanze, la grande bella casa di Milano. Un volto stupendo, uno sguardo incline alla malinconia, una bambina come tante altre, forse solo un po' più pensierosa. E poi ci sono le lettere e i diari, densi di riflessioni profonde e dubbi ossessivi. Sopra a ogni riga, l'idea fissa di non essere all'altezza dei compiti che ogni giorno si trova davanti: il rapporto con i genitori, l'amore, la maternità. Una donna infelice, una donna malata, ma la cui malattia la famiglia tende in un primo tempo a nascondere, quasi vergognandosene. .

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La depressione? Si supera con una bella vacanza, un viaggio, uno svago qualsiasi. Non per lei, intenta a scrutare il suo animo perennemente alla ricerca di presunti sbagli commessi, con aghiacciante carica autodistruttiva. Finchè anche il ricovero in clinica psichiatrica nulla può per sanare una situazione già compromessa. E così Alina, trent'anni dopo, raccoglie e incolla i cocci. Per non farsi travolgere, per gridare il suo amore, per guardare negli occhi quella giovane donna così dolce, sua madre. Senza odi, senza urlare, solo acarezzando un assurdo passato. Un'ora è il tempo in cui privato e pubblico si ricompongono, fino a riunirsi in un tutt'uno indissolubile.
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Regia: Alina Marazzi
Cast: Liseli Marazzi Hoepli
Documentario, Italia, 2002
55 minuti /colore e bn
Film Festival - Cinema Giovani 2002: Premio Miglior Documentario
Festival di Locarno 2002: Menzione Speciale della Giuria
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IL FILM
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