lunedì 9 marzo 2009

House Music, I Dischi


20 CLASSICI ALBUM DI HOUSE MUSIC DALLE ORIGINI AL 2000


Tutti i classici. Il suono più eccitante, sporco e sensuale dei primi anni dell'house di Chicago




Tutto quello che c'è da sapere sull' acid-house qui dentro. Da ''Acid Tracks'' in avanti. Per i collezzionisti di vinili in alternativa ''House Hallucinates'' (R&S, 1988)





Il LP di uno dei padrini del suono house. L'espressione originale della fusione del suono house.




Ovvero Kenny 'Dope' Gonzalez dei Master At Work che lancia in tutto il mondo la fusione fra New York House e campioni delle disco '70.





Quattro raccolte essenziali. L'ABC della techno di Detroit e alcune delle pagine più importanti dell'elettronica in generale.








Con gli ex Underground Resistance la techno entra nel futuro con un suono abrasivo e minimale che influenza tuttora le produzioni del genere. Volendo indispensabilie anche il vol.3 (1994) sempre firmato da Jeff Mills.







Joey Beltram, Tommy Musto, Frankie Bones e la faccia cattiva di New York. L'inizio di ciò che allora si chiamava ardcore techno.




Il lato più danzabile di Carl Craig. House mossa a propulsione da un funk ''motorizzato'' e accesa da ''bagliori'' disco.





Arie gotiche e odori della Londra sotteranea nel debutto dell'ex band di Andy Weatherall, uno degli artisti più importanti del dopo acid-house inglese.


10 anni di suoni e cultura house/techno rielaborati con genio e ironia da una coppia di ragazzini francesi.





Assieme al disco successivo (l'altrettanto fondamentale ''UFOrb'' del 1992) rappresenta la rivoluzione di quello che allora si chimava ambient-house. Una fusione di elettronica, dub, psichedelia ed effetti speciali.





Meglio conosciuto come l'album marrone è la seconda opera dei fratelli Hartnoll quì al meglio nella loro espressione di potenza techno e suadenza melodica.





Una gradita sorpresa dall'Inghilterra elettronica che annusa la techno di Detroit e la riproduce alla propria maniera.




Prima (e migliore) raccolta della label più in vista dell'allora nuova scena house melodica e deep inglese. Oltre ai propri prodotti (Faze Acion su tutti), un apprezzato gemellaggio con New York (Blaze, Kerry Chandler..)


A questi dischi mi sembra doveroso aggiungere:


Si ha la misura di cosa deve essere stato vivere il Paradise Garage ascoltando questo set di Larry Levan registrato nel leggendario club newyorkese nel 1979. Levan non sapeva mixare eppure viene considerato uno dei più grandi DJ di sempre, perchè in fondo più che mettere i dischi a tempo è importante conoscere il tempo, il disco giusto al momento giusto. Levan questo sapeva farlo molto bene, e i risultati sono le straordinarie affermazioni delle sue nottate al Paradise G. Nonostante la musica non si possa ancora considerare house, in questi 2 cd vengono condenate in un'ora e mezzo quelle che sono sicuramente le fondamenta della garage-house. E poi la musica e la storia...



''Due mesi prima che Larry morisse, siamo andati in tour insieme in Giappone. Lui ha suonato un set di classici di Philadelfia che ricordo così struggente ed emotivo perchè il messaggio di ciascuna di quelle canzoni era che stava veramente male. Noi lo capivamo in quel periodo, e penso che lui sapesse che stava morendo. Tutte le canzoni che suonava erano un riferimento continuo a come va la vita. Ha suonato ''Times waits for no one'' di Jean Carne e ''Where do we go from here'' dei Trammps e ho capito che era uno dei più bei momenti di grandezza a cui abbia potuto testimoniare in vita mia. Un momento così evidente, così splendido e drammatico, che potevi capire'' (Francois Kevorkian su Larry Levan)




Alcuni classici singoli 12'' che hano marcato a fuco la storia dei primi 20 anni di House music.



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