sabato 31 ottobre 2009

Foto d'epoca

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Disfarmer (Nonesuch, 2009), ultimo lavoro del chitarrista Bill Frisell , è una raccolta di pezzi ispirati alla vita e alle opere di Michael Disfarmer (1884-1959), un fotografo americano che ha documentato il sud rurale degli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale, con una particolare attenzione per gli abitanti di Heber Springs, cittadina dell’Arkansas. Si tratta di ritratti e paesaggi straordinari, in gran parte recuperati insieme a 3000 negativi e migliaia di dollari in contanti dopo la sua morte nel 1959 da Joe Albright, ingegnere in pensione che comprò il suo studio in città. Oggi le immagini di Disfarmer fanno parte della collezione fotografica del Museum of Modern Art e del Metropolitan di New York.

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Alcuni anni fa Chuck Helm, direttore del Wexner Center of the Arts commissionò a Bill Frisell un contributo musicale di sostegno alle immagini e il chitarrista di Baltimora partì per un affascinante viaggio alla ricerca di quel suono che oggi abbiamo il piacere di ascoltare in questo disco, tra brevi ritratti acustici e affreschi dal sapore antico. Disfarmer theme è un limpido valzer dal ritmo lento e gentile, con la chitarra di Frisell accompagnata dal violino e dalla pedal steel guitar, capace di rievocare la vita dei campi, la pesca, e le tradizioni familiari di Haber Spring.
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Accanto ai brani originali, Frisell propone anche delle cover, come i classici Lovesick blues e That's alright, mama. Ascoltatelo (song samples qui) sfogliando il bootleg che accompagna il CD e darete un senso compiuto a questo bel lavoro i recupero della tradizione, che finisce per essere quanto di più moderno possiate immaginare.
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A proposito di foto d'epoca: non pensiate solo a ritratti di famiglia e immagini ufficiali, dove tutti, in posa e con il vestito buono, trasmettono la solennità delle grandi occasioni e delle commemorazioni ufficiali.
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La conferma arriva anche da Black and WTF, un blog che raccoglie tutte le immagini in bianco e nero più assurde di un’epoca ormai lontana. Se è vero che nell’immaginario comune la fotografia in bianco e nero è sempre permeata da un alone di serietà e compostezza, è altresì vero che, come ai nostri tempi, anche in passato non mancavano i buontemponi, i creativi e gli strampalati che decidevano di farsi immortalare in situazioni divertenti e improbabili.

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Il blog ne è ulteriore conferma; surreali, insensate e molto spesso anche inquietanti, le foto in questione ritraggono donne in abiti impensabili, membri del Ku Klux Klan al parco dei divertimenti, bambini in compagnia di animali selvatici, marionette che fanno accapponare la pelle e squadre di basket naziste.

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Concludendo, visto che ci sono, non posso non segnalare Photo Verdeau, una galleria parigina, che raccoglie visibili anche on-line, splendide fotografie d'epoca e stampe originali che documentano soprattutto viaggi affascinanti dal sapore antico ed esotico. Le foto, catalogate per tema o aree geografiche, sono in vendita con un prezzo stabilito, ma si possono anche fare delle offerte, credo. In ogni caso fatevi un giretto, ne vale la pena.
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