Aprofitto di questo spazio anche per ricordare, il 10 di questo stesso mese, la scomparsa di un altro grande ''vecchio'': Peter Van Wood. Altro che astrologo della domenica. Negli anni Cinquanta e Sessanta imperversava con la sua chitarra nei night club italiani e europei. Non solo: Van Wood, olandese, è stato tra i primi chitarristi in Europa ad aver filtrato lo strumento attraverso eco e riverbero creando effetti pazzeschi per l'epoca. Il suo nome si è legato a quello di Renato Carosone con cui si esibì a partire dal 1949. La storia di Van Wood è tutta concentrata nel cd ''Tre numeri al lotto e altri successi'' (Warner Fonit, 2000) in cui, oltre al pezzo del titolo, spiccano: Butta la chiave (in cui con la chitarra effettata imita la voce della dama che non vuole buttare la chiave e farlo entrare in casa, video sotto), Spaghetti cha cha cha e un travolgente Quando, quando, quando. Ultraloungissimo.
mercoledì 31 marzo 2010
I sing amore forever!
Aprofitto di questo spazio anche per ricordare, il 10 di questo stesso mese, la scomparsa di un altro grande ''vecchio'': Peter Van Wood. Altro che astrologo della domenica. Negli anni Cinquanta e Sessanta imperversava con la sua chitarra nei night club italiani e europei. Non solo: Van Wood, olandese, è stato tra i primi chitarristi in Europa ad aver filtrato lo strumento attraverso eco e riverbero creando effetti pazzeschi per l'epoca. Il suo nome si è legato a quello di Renato Carosone con cui si esibì a partire dal 1949. La storia di Van Wood è tutta concentrata nel cd ''Tre numeri al lotto e altri successi'' (Warner Fonit, 2000) in cui, oltre al pezzo del titolo, spiccano: Butta la chiave (in cui con la chitarra effettata imita la voce della dama che non vuole buttare la chiave e farlo entrare in casa, video sotto), Spaghetti cha cha cha e un travolgente Quando, quando, quando. Ultraloungissimo.
Perle Flamenco # 3: Manolo Sanlúcar
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martedì 30 marzo 2010
Perle Flamenco # 2: Pepe Habichuela
Perle cubane # 4/Perle flamenco #1: Lagrimas Negras
DIEGUITO EL CIGALA
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Perle Cubane: Maria Teresa Vera
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lunedì 29 marzo 2010
Perle cubane # 3: Casa De La Trova
CASA DE LA TROVA
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Splendido cd pubblicato nel 1999 dalla Detour (e abbastanza difficile da reperire, credo) dedicato alla trova cubana. A Cuba in ogni città esiste un posto dove i trovatori si incontrano per cantare canzoni popolari e serenate. E' la Casa de la Trova. Aprofittare, please ...
Flor de venganza
Dalle note di copertina del cd ''Casa De La Trova'':
questo rimproverano le sorelle Florecilda e Candida Faez, ridendo allo stesso tempo. Ricordo furtivo. Una goccia di rum. Si tengono per mano. Il nipotino, già sui cinquanta accompagna scandendo il tempo. Per questi baldi giovani di 50, 60, 70 e 80 anni la serenata è un modo di animare la vita. In versi. Una funzione semplice e urgente che si articola attorno al ''cinquillo'' della chiave ritmica, colonna portante, base di un tempo, quello dei trovatori (''troveros'') di Cuba.
Questa poesia del quotidiano è nata alla fine del secolo XIX dalle parti della Sierra Mestra, prima terra della rivoluzione, dove l'influenza ispanica (con i suoi boleros) e africana si scontrano e si fondono civettando anche con qualche ''manières à la francaise'' da più di tre secoli. A Santiago nessuno ha dimenticato gli autori-compositori che che forgiarono l'identità della trova: da Pepe Sanchez fino a Daniel Castillo (autore del ''Misteros de tus ojos''), da Villalon fino a Almenares, figlio di Angel, suonatore di tres, chitarra con tre corde doppie, e le sorelle Ferrin e Zaida, sacerdotesse della santeria che continuano a cantare tutte le mattine nella Casa de la Trova, uno di quei luoghi municipali che in ogni città, dai tempi della rivoluzione, accolgono i trovatori.
Essenzialmente familiare, la trova è andata via via spostandosi a Camaguey, Sancti Spiritu, Guantanamo... fino a L'Avana, dove emigrarono un buon numero di trovatori, dovuto soprattutto alle maggiori prospettive di lavoro offerte dalla capitale. I trovatori hanno prestato arie magnifiche al son, si sono ''arricchiti'' a loro volta con il bolero, con i repertori contadini (guajiras e criollas), ispirandosi, qualche volta, pure ai ''pregones'', sorta di cadenzate arringhe dei venditori ambulanti. Il colore classico di qualche orchestrazione (con la Camerata de Camaguey o il Coro Orfeon, per esempio) ricorda che a suo tempo quest'arte di strada arrivò ad ispirare compositori classici come Brindis de Salas, Moisés Simons o Felix Caignet.
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Queste composizioni sono un vero gioco di piste attraverso i piccoli libretti-tesoro nei quali ogni trovatore appunta le proprie serenate, accumulate nel corso di 20, 30, a volte 50 anni. Perchè la trova serpenteggia tra melodie di quì, sconosciute lì, dimenticate altrove, ma ognuna con le proprie storie da raccontare, a volte ironiche (di muse e rose, colombe e illusioni perse), le cui origini si raccontano come fossere del giorno prima. Questo disco emana un senso di esplorazione della memoria. E' il volto opposto della Cuba turistica, quello che guarda all'antro delle case, dove si ''lotta'' per un bemolle nella chiave. Nonostante il trovatore sia in pensione, la trova non muore mai. Le sorelle tornano a chiamarlo. Due cigarrillos, un sorso di rum ... ''flor de venganza ... me la pagaras, Porque? pero tu mataste mi alegria ...!'' lasciandici attoniti di tanta freschezza.
Tracklist: 1 - Flor de venganza (Anonymous) Florecelda Faez 1st voice & Candida Faez 2nd voive; 2 - Rosalba (Miguel Campagnoni 1881-1965) Trio Miraflores; 3 - Cajon del muerto (Angel Almenares 1902-1982) Zaida Reyte 1st voice, Alfredo Alonso 2nd voice (String arrangement: Ernesto Burgos); 4 - Ella y yo (Oscar Hernandez 1891-1967) Mercedes Ferrin 1st voice, Esperanza Ferrin 2nd voice, Choir: Orféon de Santiago; 5 - Si fuera comu tu (Carlos Manuel Delgado 1880-1950) Floricelda Faez 1st voice, Candida Faez 2nd voice; 6 - A Herminia (Miguel Campanioni 1881-1965) Trio Miraflores; 7 - El misterio de tus ojos (Daniel Castillo b. 1907); 8 - Y tú qué has hecho? (Eusebio Delfin 1893-1965) Cscarita 1st voice (String arrangment: René Faez); 9 - A una coqueta (Manuel Corona 1880-1950) Floricelda Faez 1st voice, Candida Faez 2nd voice; 10 - Tarde dominical (Eugenio Portuondo b. 1907) Mercedes Ferrin 1st voice, Esperanza Ferrin 2nd voice (String arrangement: Jorge Pujol); 11 - A la orilla del mar (Miguel Campanioni 1881-1965) Trio Miraflores; 12 - Sublime Illusion (Salvador Adams 1894-1971) Lucia Lago 1st voice, Lusson Bueno 2nd voice (Saxophone arrangement: Ernesto Burgos); 13 - Entre flores moriré (Cristobal Dale) Mercedes Ferrin 1st voice, Esperanza Ferrin 2nd voice; 14 - Si volvieras a mi (Rafael Gomes 1889-1971) Trio Miraflores.
From Africa to Hawaii
Speriamo che quello delle foto che scompaiono nel blog (salvo poi riapparire come per miracolo) sia un problema provvisorio, perchè se così non fosse inizierebbero a girarmi velocemente, visto l'impegno, la passione e soprattutto il tempo che dedico a questo spazio. Per adesso cercherò di non pensarci, rilassandomi sulle note sublimi di ''Ocean Blues From Africa To Hawaii'' (Celluloid, 2000), dove due continenti si incontrano ai ritmi lenti, ma inarrestabili dell’oceano, che comunica e unisce in un unico abbraccio Africa e isole del Pacifico, grazie al magico incontro di due virtuosi degli strumenti a corda: l'angelica kora del guineano Djeli Moussa Diawara e i fantastici suoni glissati della chitarra del newyorkese Bob Brozman. Balsamo oceanico!
Africaraps
•Africa Raps - [ascolta] - 01. Abass Abass feat. Daby - Africa Child
•Africa Raps - [ascolta] - 02. Bibson & Xuman - Kay Jel Ma
•Africa Raps - [ascolta] - 03. C.B.V. - Art. 158
•Africa Raps - [ascolta] - 04. Gokh-BI System - Xaesal
•Africa Raps - [ascolta] - 05. Omzo - Kunu Abal Ay beut
•Africa Raps - [ascolta] - 06. V.A. - Libre ego
•Africa Raps - [ascolta] - 07. Sen Kumpe - Lou Deux bi lath
•Africa Raps - [ascolta] - 08. Da Brains - Axirou Zaman
•Africa Raps - [ascolta] - 09. Djoloff - Metite
•Africa Raps - [ascolta] - 10. Da Fugitivz - Kepp Kui Bangh
•Africa Raps - [ascolta] - 11. Pee Froiss - Jalgaty
•Africa Raps - [ascolta] - 12. Tata Pound - Badala
•Africa Raps - [ascolta] - 13. Abass Abass - Urgence
•Africa Raps - [ascolta] - 14. Les Escrocs - Pirates
•Africa Raps - [ascolta] - 15. BMG 44 - Xam
•Africa Raps - [ascolta] - 16. Positive Black Soul - Boul Ma Mine
Una chicca: ''African Raps'', compilation pubblicata nel 2002 dall'eccentrica Trikont, è una competente selezzione di brani di gruppi rap di Senegal, Gambia e Mali, che mette in fila alcuni misconosciuti brani di hip-hop usciti all'epoca solo su cassetta nei rispettivi paesi d'appartenenza. In Africa il rap ha cominciato a diffondersi con le cassette dei guppi americani negli anni Ottanta, ed è stato poi imitato e rielaborato in chiave locale, in un processo favorito dalla agevole sintonia con i suoi stili ritmici, dalla affinità del rap con la tradizione orale, dalla possibilità di realizzarlo con pochi mezzi (uno innanzitutto, alla portata di chiunque: la parola) e molta di quell'arte di arrangiarsi assai familiare (come il riciclo creativo di materiali già esistenti, tanto diffuso nell'hip hop) all'Africa nera, dalle analogie con con le condizioni di emarginazione e ghettizzazione di molti giovani neroamericani. La confidenza con l'hip hop è arrivata al punto che in alcuni paesi, come la Costa d'Avorio o il Senegal, il rap è diventato un elemento privilegiato di aggregazione e un fattore fondamentale di identità per i giovani. Inoltre non è certo la prima volta che l'Africa si riprende, in qualche modo, quello che ha contribuito in maniera decisiva a generare. Un precedente clamoroso è stato quello della musica afrocubana: sono molti i paesi dell'Africa che hanno attraversato la loro sbornia di musica cubana. Da questa ubriacatura è nata addirittura la musica moderna più popolare nel continente nero nel secondo dopoguerra, la rumba congo-zairese, e in Senegal, come in Guinea decenni fa la musica afrocubana fu uno shock per molti pionieri della nuova musica africana.
Young kora
domenica 28 marzo 2010
New York melting pot
HAZMAT MODINE ''Bahamut'' (Barbes, 2006)
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Rievocazioni Rock'N'Roll
e questi?........
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venerdì 26 marzo 2010
Gocce di ''cioccolato'' dal North Carolina
Sweet Emma
SWEET EMMA BARRETT & HER N. O. MUSIC
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In entrambi i casi uno swing che suona molto attuale, fresco e ''allegro'' in puro, essenziale stile New Orleans, e carico di contagioso entusiasmo. Nei dischi vengono riuniti temi tradizionali e altri composti dalla stessa Emma. Tutti i musicisti sono molto raffinati, e fra questi vanno almeno citati Percy Humphrey alla tromba, il fratello Willie al clarinetto, Jim Robinson al trombone e, naturalmente la propria Emma, che qui sotto possiamo vedere all'opera (in questo caso sola) in un video-documento veramente straordinario. Da non perdere. P.S. Prendere al volo qualsiasi cosa a suo nome vi capiti per le mani, grazie.
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Retro Cuba: Perle Cubane # 2
[ascolta/tracklist] - [download]
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Retro Cuba: Perle Cubane # 1
Retro-Africa: Perle africane
Nel caso vi fossero sfuggite ....
1: CONGO/RUMBA ON THE RIVER 1954-67
Released: 30 Nov 2006
2: GUINEE/CULTURAL REVOLUTION 57-86
Released: 30 Nov 2006
3: MALI/ONE DAY ON RADIO MALI 65-85
Released: 30 Nov 2006
4: SENEGAL/THE TERANGA SPIRIT 60-79
Released: 18 Aug 2008
CONGO 70: RUMBA ROCK
Released: 04 Dec 2008
GUINEE 70: THE DISCOTHEQUE YEARS
Released: 04 Dec 2008
MALI 70: ELECTRIC MALI
Released: 23 Feb 2009
SENEGAL 70: MUSICAL EFFERVESCENCE
Released: 09 Nov 2009
5: COTE D'IVOIRE: ...W. A. CROSSROADS
Released: 01 Mar 2010
CONGO: PONT SUR LE CONGO
Released: 01 Mar 2010
SENEGAL: ECHO MUSICAL
giovedì 25 marzo 2010
Retro-Africa: Jazz from the township
• The History of Township Music (Wrasse) - [download]
• Jazz from the Township (vecchio vinile, copert. a inizio post) [dowload]
Retro-Africa: La ballata del Mandingo
02-MADING NKONO
03-TERI JANFA
04-ALOU
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10-KALA TIMENI