domenica 28 febbraio 2010

Piccole-grandi meraviglie del jazz # 6: Archie Shepp - Attica Blues (Impulse!, 1971)




Un classico dell'epoca in cui il jazz era ''militante'', ma anche disposto a lasciarsi infettare dal gospel e dalla ''funkadelia'' di Sly Stone e George Cliton. Il blues intonato in onore dei 43 carcerati uccisi pochi mesi prima, durante una rivolta nel penitenziario di Attica è insieme struggente e avventuroso. L’album contiene dieci tracce, inclusi due interludi, tutte di altissimo livello e si apre con il brano che da il titolo al disco ''Attica Blues'', appunto, uno standard riaffiorato con prepotenza già ai tempi dell'acid jazz (ricordate i Galliano?), un misto di spiritual, jazz e funk indiavolato (due bassi, quattro percussioni, una chitarra con wah-wah a manetta, violini, tastiere, la voce di Henry Hull...) all’interno dei quali Archie trova l’alchimia giusta per dare vita ad un classico senza tempo.
 


''Steam'' è una meravigliosa partitura dove la voce di Joe Lee Wilson si incatena perfettamente al sax di Shepp. Il monumentale ''Blues for Brother George Jackson'' è classico R&B portato tra le mani di un maestro. ''Ballad For A Child'' (vibrante protesta con grandi dosi di lirismo) e ''Good Bye Sweet Pops'', hanno verve ellingtoniana (al lavoro c'è una big band vera e propria in cui figurano i solisti del rango di Marion Brown, Leroy Jenkins e Billy Higgins). ''Quiet Dawn'' è un tema strano, quasi irreale (cantato e composto, sembra, dalla stessa figlia di Shepp con 7 anni d'età) a chiudere un disco che, assieme al successivo ''The Cry Of My People'' (download) rappresenta una delle pagine più alte del jazz ''militante'' di sempre.


3 commenti:

  1. E vabbè, che dire? Ringrazio sentitamente per Monk/Coltrane, Archie Shepp (non comprato una volta per un pelo, che sfiga!) e Abdullah Ibrahim (lo stesso di cui mi avevi parlato sul mio blog, giusto?) :)))

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  2. CIAOOOO! Che ce posso fà? I love too much this music! Mi fa impazzire! Si, il disco di Abdullah Ibrahim è lo stesso della listina che avevo inserito l'altro giorno tra i commenti del tuo blog. Ribadisco: gran disco. Adesso comunque sto cambiando cip. E anche se dagli ultimi post non si direbbe, sto rispolverando (letteralmente) un sacco di roba inglese a cavallo tra gli '80 e i '90, i vinili di gente come My Bloody Valentine, Jesus & Mary Chain, House Of Love, Felt, i gruppi della Poscard, alcune chicche della Creation ecc ecc. Tutte cosette che ascoltavo al liceo e che ogni tanto devo ributtare sul piatto. Presto arriveranno dei post su questo. E' da un po' che ci sto lavorando. Il problema è che tra un ''vecchiume'' e l'altro sto trascurando abbastanza le ultime uscite discografiche (del 2010 intendo), quindi fammi saper se c'è qualcosa di interessante, ok? In ogni caso d'ora in poi terrò d'occhio il tuo magnifico blog. Salutoni e a presto!

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  3. Fantastico: rispolvera, rispolvera i vecchi vinili!!! :)))

    Per quanto riguarda il 2010...per ora, a parte le gemme donateci da Joanna, Ali & Toumani, Mulatu e Cash, non mi sembra di vedere in giro chissà che cosa. Ottimi anche Gil Scott-Heron e Jack Rose (RIP :( ), ci mancherebbe. Molto bravi i Calibro 35, interessanti i Mondo Drag (acid-rock/psych), così come Gonjasufi e l'afro-beat di Skeletons e Stonephace (più virati afro-jazz/lounge). Beh, tutto sommato qualcosa si raccatta anche nel 2010, suvvia :D
    Peccato che bolachas abbia chiuso i battenti...per me era un pozzo di idee e di nuove suggestioni :(
    Meno male che ho scoperto il tuo blog :D

    Ciao e grazie di nuovo!

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