lunedì 8 febbraio 2010

Un po' di indie-revival a cavallo 2009-2010



CUTE LEPERS
''Smart Acessories'' (Damaged Goods, 2009)
 

Se amate alla follia Undertones, Jam, Buzzcocks, Barracudas, il mod revival, la prima ondata wave punk, il power-pop, l'irriverente approccio del tardo Johnny Thunders e unitamente a questi elementi, l'attenzione al rock'n'roll (qualche accenno fifties e backing vocal femminili quà e là), ammesso che non siate degli integralisti dell'originale al 100%, ma badiate piuttosto alla qualità della musica proposta, avete probabilmente trovato quello che fa per voi: ''Smart Acessories'' (Damaged Goods), il disco dei Cute Lepers (uscito sul finire del 2009 e da pigliare in coppia con ''Can't Stand Modern Music'' di un anno precedente), il progetto parallelo di Steve Nix dei The Briefs (per molti tra le migliori punk rock band del decennio) direttamente da Seattle. Micidiali! Download - MySpace - Videoascolto

REIGNING SOUND
''Love And Curse'' (In The Red, 2009)
 
Tornano in pista anche i Reigning Sound, la band di Memphis guidata da Greg ''Oblivian'' Cartwright, dopo un’assenza dalle scene durata 5 anni. Prima di ''Love And Curse'' (2009) si contavano tre album (tra i quali il capolavoro ''Too Much Guitar'' del 2004), un mini e due live. Per fortuna esistono ancora formazioni a cui importa poco o nulla dei ritmi imposti dal music-biz, e dove è solo il cuore a farla da padrone. Greg Cartwright (in tutte le sue incarnazioni) ha dato un senso al termine “garage rock”. L’intento dei Reigning Sound è infatti quello di rispolverare il gospel e la tradizione anni ’60, mettendo in fila 14 episodi in cui garage, rock’n’roll e soul sono fusi in un unico calderone sonoro, in cui, per una volta, non prevale la furiosa attitudine garage-punk, ma una più riflessiva e ispirata vena soul, con aromi sudisti (anche se l'istinto garage e feroce della creatura Oblivions è sempre dietro l'angolo) a base di chitarre elettro-acustiche, di organo hammond e della voce, tanto sgraziata quanto espressiva, del nostro uomo. This is the best rock’n’roll-soul! Cosa chiedere di più? Download - MySpace -R.S, In The Red page - Videoascolto


THE DOLLY ROCKER MOVEMENT
''Our Days Mind The Time'' (Bad Afro, 2009)
 
''Our Days Mind The Time'', è il (recente) terzo lavoro degli australiani Dolly Rocker Movement, gruppo non abbastanza conosciuto da queste parti per quello che meriterebbe, anche se a giudicare dalla qualità dei loro dischi c'è da credere che prima o poi usciranno allo scoperto ritagliandosi lo spazio e le considerazioni che si meritano in virtù di un sound che mischia con gusto e una notevole intuizione melodica drone pop, psichedelia, sixties garage, un po' di folk-beat e qualcha spruzzata morriconiana, ma con in più quel respiro tipico down under (Died Pretty ecc.) dove perfette linee di chitarra si alternano magistralmente a tastiere che dipingono atmosfere magiche, e in cui si inseriscono le parti cantate; una voce femminile affiora di tanto in tanto, ma è quella (splendida) di Dandy Lyon, chitarrista cantante del gruppo, a farla da padrone, supportato da Martin Walters alle tastiere, Ricky Drabsch al basso e Chris Rudge batteria. Li adoro! Download (se vi chiede la passw: qui in basso) Official - My Space





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