venerdì 17 aprile 2009

Gipi

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Già a suo tempo avrei dovuto e voluto scrivere qualcosa riguardo ''La mia vita disegnata male'', ultimo capolavoro di quello schizzato (nel senso buono) che risponde al nome di Gian Alfonso Pacinotti, in arte semplicemente GIPI (anche in considerazione del fatto che in questo Blog, per adesso, scarseggiano i post dedicati ai comix e al cinema che sono, oltretutto, due delle sfere cuturali che più mi appassionano) ma tant'è. Posso però tentare di rimediare in parte proponendovi un video, che ho pescato direttamente dalle parti del blog del disegnatore toscano, in cui lo stesso Gipi appare come ospite intervistato da Daria Bignardi in una delle vecchie puntate delle Invasoni Barbariche (esattamente in quella del 05/12/2008). Per chi ancora non conoscesse il personaggio, vi dico che l'intervista merita e scivola via che è un piacere (per vederla cliccate qui o sotto l'immagine del pirata). Sembra adirittura che la popolarità di GIPI sia considerevolmente aumentata dopo quel passaggio televisivo, come si evince anche da una serie di considerazioni/e appunti (attorno all' intervista barbarica sopra citata) estrapolati direttamente dal blog dell'autore..
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Sono tornato da Milano con dei giramenti di testa fortissimi. Per la strada, alla chiesa di Sant'Ambrogio, dopo aver visitato il santo mummificato e aver represso (a malapena) una crisi di riso irrefrenabile davanti a quei poveri piedini di mummia caramellata, ha cominciato a girarmi forte la testa. Era un segno? O forse la normale divina reazione alla mia blasfemia ? Però avevo pure un "nuovo testamento" rubato dall'hotel , che mi sono letto a voce alta sul vagone del ritorno, facendo la figura del fanatico religioso. Non credo che sia stata la blasfemia, credo che sia stata la tensione. La tensione che si allentava, unita al freddo di Milano e alle tredici fette di pane arrostito mangiate a colazione, nell'albergo. Una famiglia, padre madre e figlio grande, mi ha riconosciuto alla stazione e mi ha salutato e sorriso come se ci conoscessimo. Capisco come funziona, era successo lo stesso a me con il signor Crozza, sempre all'hotel. Gli avevo sorriso come dire "ciao Crozza, come va? Ci prendiamo un taxi insieme?". Ma lui, chiaramente ignorava chi potessi essere. Io conoscevo lui, lui non conosceva me. Televisione. Normali effetti collaterali della notorietà televisiva. A Roma, entro nel palazzo della mia fidanzata. Andiamo verso l'ascensore, che in quel momento sta scendendo. Ci fermiamo, aspettiamo, le porte si aprono. Una ragazza mai vista prima con un bel cane giallino (mai visto prima) mi fa una risata sul viso. Si, sono quello di ieri sera alle invasioni barbariche. Mi fa proprio una bella risata, come se ci conoscessimo e le avessi fatto una battuta venuta bene. La mia mamma ha ricevuto telefonate dai parenti. 
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Clicca quì per vedere il passaggio barbarico di GIPI su LA7
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Pare che io sia molto cambiato, da quando passavo le giornate alle panchine e facevo scuotere la testa a chiunque osasse immaginare una mia crescita. Le dicono cose così. Insomma, potenza della televisione. E poi c'è oggi, il giorno in cui scrivo. Che apre una settimana in cui dovrò fare 12 illustrazioni per Internazionale (facciamo un calendario buffo, ne parlerò più avanti) e un lavoro grosso per La Repubblica. E poi ci sono i disegni da fare per il mio poeta preferito, Guido Catalano, e preparare lo spettacolo per venerdi sera, a Torino, al Circolo dei lettori. Insomma, considerando che ho tempo fino a giovedi sera per fare tutto ciò, sono murato al tavolo da disegno mentre vorrei andare per strada a fare il galletto che viene riconosciuto (e menato, forse) dagli sconosciuti. E ci sono tutti questi messaggi. Io di solito rispondo a tutti, o quasi, ma questi sono davvero troppi. Quindi metto un grazie grande, a tutti quelli che si sono avvicinati al mio lavoro, dopo la trasmissione. Il libro si trova con difficoltà, lo so. Le copie se ne sono andate in fretta. E' bene. E' male, pure. Però, chi lo vuole subito, può trovarlo sul sito di Internazionale (Fusi Orari) e sulle pagine di Coconino Press. E' ordinabile con acquisto via web, da entrambi gli editori. E per finire devo spendere qualche parola per le persone che mi hanno accolto a Milano. A partire dall'amico Luca, che ogni giorno di più mi si fa fratello interiore, a Daria Bignardi, che fu bravissima a condurre l'intervista. Perchè poi magari non tutti lo sanno, ma per fare una bella intervista, per dire cose non idiote al cento per cento, occorre che l'intervistatore ci guidi. Bisogna che sugli occhi di chi pone la domanda traspaia un interesse reale, non un insofferenza in attesa del prossimo blocco pubblicitario e che le domande siano intelligenti, altrimenti si è fregati. E lei, la conduttrice Daria Bignardi, è stata davvero brava. la ringrazio qui, visto che l'ho potuto fare solo di corsa, allo studio. E poi tutti quanti, i tecnici, le truccatrici, l'assistente di studio. Sono stati tutti molto gentili. Io mi sono divertito molto. Anche se stavo per svenire al momento del conto alla rovescia prima di andare in onda.Ma ne riparlerò meglio più avanti. E grazie a Valeria. E a mia sorella Annalisa, che tanto mi fece riflettere. Bene. Basta sdolcinamenti. Ora devo ingobbirmi al tavolo, che i discorsi li porta via al vento.. e non ce la farò mai a finire per tempo. Poi vi racconto meglio.... Gipi (07-12-2008) http://giannigipi.blogspot.com/
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