Maledetto sia lui, gozzoviglia di nuvole,
cielo affogato! Era proprio lassù
che doveva compiersi la mia somiglianza,
lassù così in alto, nel mutamento impalpabile
doveva avvenire la processione dei mali.
I miei occhi guardano il cielo ogni momento,
persino di notte, per vedere la minaccia
visibile, densissima e cupa. Ma spesso vedono
azzurri così vasti da far sentire la vergogna
del sospetto. Eppure so dal battito del mio cuore
cosa si nasconde dietro lo splendore, come
in un attimo la luce verrà scansata
dal bianco opaco, dalla tronfia corpulenza
di una nuvola e come di nuovo
verrà evocata la palude.
.
Nessun commento:
Posta un commento