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Ahimè non ho ancora visto l'ultimo, acclamatissimo ''Nuovomondo'' ('2006) di Emanuele Crialese, cosa doppiamente strana considerato il fatto che ''Respiro'' (il lavoro che lo precedeva), mi era/è piaciuto assai e che Crialese è da molti considerato come una delle (poche) punte di diamante del nuovo cinema nazionale. Ma lasciamo perdere i giudizi complessivi sul regista e invece concentriamoci sul suo secondo lungometraggio, il già citato ''Respiro'', che fu presentato per la prima volta (aggiudicandosi il riconoscimento della Semaine de la critique) a Cannes nel 2002, e accolto con molto calore.
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E proprio il calore è uno dei grandi protagonisti del film, girato sotto il cocente sole di una Lampedusa estiva. Lambita dal mare, lontana dalla terraferma, ancorata a un universo sempre diverso e sempre uguale a se stesso, l'isola offre ai suoi abitanti una vita fortemente segnata dalla tradizione. Una quotidianità scandita dai ritmi del mare, che domina la vita di uomini, donne e bambini. Grazia (una bravissima e abbronzatissima Valeria Golino che dona con estrema generosità il suo corpo dal profumo di mandorlo) fa perte di questa comunità ristretta che popola l'isola. E' solare, istintiva, appassionata, ma anche fragile e imprevedibile.
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Ha marito e figli, ma fatica ad adeguarsi ai clichè che regolano la vita dell'isola e dei suoi abitanti. Il suo contatto con il piccolo mondo che la circonda è così particolare da risultare incomprensibile a quanti le stanno intorno. Per questo è considerata stravagante ed è fonte di pettegolezzi e malignità. Al punto che il marito Pietro viene convinto a farla ricoverare a Milano, per curarla.
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Ma l'uomo non ha fatto i conti con suo figlio Pasquale, detto Boccanera, tredicenne grintoso che, se da una parte si vergogna di questa madre così ''diversa'', dall'altra non può fare a meno di venire in sua difesa, nascondendola e facendo credere a tutti che sia morta. ''Respiro'' è un film intenso e bellissimo, una storia minimalista di sentimenti, emozioni, desideri di libertà. La forza pare venire proprio dal mare dove, alla fine, i protagonisti della sua storia vanno a tuffarsi e a rifugiarsi. Ultimo omicilio per le persone che hanno voglia di vivere, libere.
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Ahimè non ho ancora visto l'ultimo, acclamatissimo ''Nuovomondo'' ('2006) di Emanuele Crialese, cosa doppiamente strana considerato il fatto che ''Respiro'' (il lavoro che lo precedeva), mi era/è piaciuto assai e che Crialese è da molti considerato come una delle (poche) punte di diamante del nuovo cinema nazionale. Ma lasciamo perdere i giudizi complessivi sul regista e invece concentriamoci sul suo secondo lungometraggio, il già citato ''Respiro'', che fu presentato per la prima volta (aggiudicandosi il riconoscimento della Semaine de la critique) a Cannes nel 2002, e accolto con molto calore.
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E proprio il calore è uno dei grandi protagonisti del film, girato sotto il cocente sole di una Lampedusa estiva. Lambita dal mare, lontana dalla terraferma, ancorata a un universo sempre diverso e sempre uguale a se stesso, l'isola offre ai suoi abitanti una vita fortemente segnata dalla tradizione. Una quotidianità scandita dai ritmi del mare, che domina la vita di uomini, donne e bambini. Grazia (una bravissima e abbronzatissima Valeria Golino che dona con estrema generosità il suo corpo dal profumo di mandorlo) fa perte di questa comunità ristretta che popola l'isola. E' solare, istintiva, appassionata, ma anche fragile e imprevedibile.
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Ha marito e figli, ma fatica ad adeguarsi ai clichè che regolano la vita dell'isola e dei suoi abitanti. Il suo contatto con il piccolo mondo che la circonda è così particolare da risultare incomprensibile a quanti le stanno intorno. Per questo è considerata stravagante ed è fonte di pettegolezzi e malignità. Al punto che il marito Pietro viene convinto a farla ricoverare a Milano, per curarla.
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Ma l'uomo non ha fatto i conti con suo figlio Pasquale, detto Boccanera, tredicenne grintoso che, se da una parte si vergogna di questa madre così ''diversa'', dall'altra non può fare a meno di venire in sua difesa, nascondendola e facendo credere a tutti che sia morta. ''Respiro'' è un film intenso e bellissimo, una storia minimalista di sentimenti, emozioni, desideri di libertà. La forza pare venire proprio dal mare dove, alla fine, i protagonisti della sua storia vanno a tuffarsi e a rifugiarsi. Ultimo omicilio per le persone che hanno voglia di vivere, libere.
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Regia: Emanuele Crialese
Produzione: Ita/Fra -2002-Dramm.; Durata: 90'
Interpreti: Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa,
Produzione: Ita/Fra -2002-Dramm.; Durata: 90'
Interpreti: Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa,
Veronica D'Agostino, Elio Germano, Filippo Pupillo, Emma Loffredo
Sceneggiatura: Emanuele Crialese Fotografia: Fabio Zamarion
Scenografia: Beatrice Scarpato
Motaggio: Didier Ranz; Costumi: Eva Coen
Sceneggiatura: Emanuele Crialese Fotografia: Fabio Zamarion
Scenografia: Beatrice Scarpato
Motaggio: Didier Ranz; Costumi: Eva Coen
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