lunedì 27 aprile 2009

Pellicole dal sottosuolo: ''Cous Cous'' di Abdel Kechiche

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Abdel Kechiche era presente all'anteprima del suo terzo lungometraggio (seguito del bellissimo ''L'Esquive'') , La graine et le mulet, che si è svolto a Sète, in Provenza, dove la pellicola è stata realizzata. Presentando il regista di origine tunisina il sindaco non ha escluso di intitolargli una strada o una piazza, a testimonianza del legame che si è istaurato tra l'autore e gli abitanti della città portuale, alcuni dei quali sono stati scelti per far parte del cast. Dopo la proiezione gli attori locali sono stati colpiti dall'esattezza con cui Kechiche ha descritto la vita di Sète: il porto, la sua gente, la solidarietà tra i vicini di casa e questi immigrati che si sono integrati, ma che hanno lavorato duro per tutta la vita. Anche i pochi attori professionisti, quasi tutti parigini, tornati per la prima volta a Sète dopo la fine delle riprese, hanno ritrovato l'ambiente familiare in cui si sono immersi completamente. Il film, premio speciale della giuria a Venezia nel 2007 e uscito in Italia con il nome di Cous Cous è un piccolo gioiellino.
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Kechiche è un regista che si prende il suo tempo (Cous Cous supera le due ore) ma arriva dritto al cuore di quello che mette in scena: le persone, la loro vita quotidina, i loro piccoli-grandi drammi, i loro momenti intimi... Al cous cous domenicale di Souad c'è posto per tutto il clan. E non manca mai neppure un piatto per Silmane, ex marito di Souad, sesant'anni, sfiancato da una vita passata a lavorare in un cantiere navale destinato a chiudere. Un modo trovato da Souad per non farsi dimenticare dal suo ex marito, e per lo stesso Silmane, per non lasciarsi abbattere. Non può accettare che la sua vita di immigrato in Francia sia stata inutile. Perciò decide di raccogliere le forze e, nonostante le enormi difficoltà , di aprire un ristorante dove si mangia un unico piatto: il cous cous di pesce di Souad. Silmane non è uno che alza la voce (ricorda personaggi del neorealismo, come quelli di Ladri di biciclette o di Umberto D. di De Sica) e Kechiche ha avuto la capacità e la sensibilità di filmare la tragedia di un uomo che vuole dimostrare a se stesso di esistere ancora nel modo più onesto e più semplice possibile. Con i tempi che corrono un film estremamente didattico.
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Reia: Abdellatif Kechiche
Produzione: Francia - 2007 - Commedia/DrammaticoDurata: 135'
Interpreti: Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache,

Abdelhamid Aktouche, Bouraouia Marzouk, Alice Houri, Leila D'Issernio
Sceneggiatura: Abdellatif Kechiche
Fotografia: Lubomir Bakchev
Scenografia: Benoit Barouh
Montaggio: Ghalia Lacroix - Camille Toubkis
Costumi: Maria Beloso Hall

SITO WEB
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