BLONDE REDHEAD
23 (4AD, 2007)
Il nuovo contratto con la 4AD, ha portato i Blonde Redhead (ricordiamolo: formazione nata cresciuta a New York con Kazu Makino, voce e chitarra, Amedeo Pace, voce e chitarra, Simone Pace, gemello di Amedeo, batteria) ad incidere probabilmente i loro lavori migliori (anche se c'è sempre chi non è daccordo): ''Misery Is A Butterfly'' del 2004 e ''23'', uscito invece tre anni più tardi. Si tratta di due dischi dove le influenze sono molto più varie rispetto ai dischi precedenti, così come la strumentazione, tanto che non stupisce di trovare orchestrazioni dal sapore orientale o echi del Bowie periodo berlinese (magistrale in questo senso ''Publisher'' su ''23''). La presenza di dosi abbondanti di archi, tastiere e pianoforti, contribuisce a donare ancora maggiore profondità (ma anche melodia) alle canzoni del gruppo, che hanno una grazia inusuale, sono venate di decadenza, di romanticismo. I dischi alternano la voce da gatta malinconica di Kazu a quella di Amedeo regalando brani che partono da determinate tinte espressive per poi aprirsi in un caleidoscopio di cromature musicali che combinano l'energia dell' indie-rock (il drumming potente di Amedeo) con la melodia assassina del pop d'autore. L'indole evoluzionista dei Blonde Redhead, mai inclini a cercare conferme, li porta a rimettersi sempre in gioco, a rinnovare il proprio linguaggio, a volte con rischiose soluzioni di scrittura, suono e arrangiamento. Se poi alla fine devo proprio sceglierne solo uno allora dico (ahimè) ''23''. Ma solo per la rima. [Tracklist]
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