venerdì 18 dicembre 2009

Una discografia per gli anni ''0'' / Fennesz

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FENNESZ
Endless Summer (Mego, 2001)

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Tra i più importanti protagonisti della scena elettronica internazionale, il musicista austriaco ha, in questi anni, vissuto da protagonista assoluto le possibilità dell'esplorazione sonora contemporanea, collaborando con nomi che spaziano da Ryuichi Sakamoto agli Sparklehorse, da Mike Patton a Keith Rowe, da Jim O'Rourke a David Sylvian. Difficile dover sceglire solo uno fra tre autentici capolavori come ''Endless Summer'' (2001), ''Venice'' (2004) e ''Black Sea'' (2008). Opto per la nuova, definitiva riedizione del primo (Editions Mego, 2006), unanimamente ritenuto fra i più importanti album di elettronica che il nuovo secolo ci abbia regalato. Nuovamente remixati e ancor più straordinariamente evocativi, i brani qui contenuti ci riportano in quei mondi paralleli che ci hanno fatto amare alla follia questo disco, in cui chitarra, glich e malinconia pop convivono in uno stato di perenne equilibrio e perfezione. Sebbene il digipak della nuova edizione perda la copertina di Tina Frank, il nuovo (bellissimo) artwork è curato dal maestro della fotografia Jon Wozencroft e ci immerge in quegli stanchi e caldi pomeriggi estivi che Fennesz deve aver immaginato per la composizione del suo album. Influenzato tanto dai Beach Boys che (probabilmente) dai My Bloody Valentine, figlio delle produzioni Mego Records e Touch, ''Endless Summer'' rimane una pietra miliare dell'elettronica moderna. A impreziosire la nuova edizione anche due tracce aggiuntive. [Tracklist]
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