JOANNA NEWSOM
YS (Drag City)
Come si fa ad etichettare in un genere, qualsiasi esso sia, questo disco di Joanna Newsom? Partiamo da chi è Giovanna (per chi ancora non lo sapesse), ovvero una arpista, compositrice e cantante californiana che prima di questo capolavoro aveva all'attivo un ottimo album d'esordio ''The Milk-Eyed Mendere'' (2004) e alcune tournee in compagnia di Will Oldham, Devendra Banhart e altri. Già il fatto che il suo strumento (l'arpa) sia così difficile a atipico da suonare ci dice i rischi che si possono correre scegliendo di usarlo in un ambito molto diverso da quello ''classico''. Poi diremmo che ''YS'' consta di cinque brani per un totale di 55 minuti: composizioni complesse, con una base originale per arpa e voce, registrate da Steve Albini, impreziosite da un lavoro orchestrale certosino e geniale affidato a ad un grande come Van Dyke Parks. Il tutto mixato da Jim O'Rourke e masterizzato da Nick Webb ai mitici Abbey Road Studios. Ancora non basta? Allora: cinque brani meravigliosi, melodie incredibili, dolcissime, avvolgenti, senza tempo, senza sbavature che qua e la possono far pensare al meglio di artiste del calibro di Bjork o Kate Bush (ma anche questa è una forzatura). Meraviglia, perfetto. Ti stiamo aspettando Joanna. [Tracklist]
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